sabato 22 febbraio 2025

PAROLE DI STOFFA - Collezione 2025

Parallelamente al taglio e al cucito, questa collezione ha percorso una storia, composta da piccoli flash raccontati da stoffe e da parole. Ogni capo artigianale vive uno spazio e un tempo, conosce i pensieri di chi lo crea e le dita di chi lo realizza.
Quando scelgo un colore, rispondo ad uno stimolo, quando mi innamoro di un tessuto rispondo ad un’evocazione, quando decido una passamaneria o un accessorio rispondo alla mia idea di equilibrio.
Ma questa volta non mi bastava.
Volevo scrivere parole per raccontarmi. Volevo utilizzare parole da lasciare sui capi, per lasciare a voi pezzi di me. Non frasi fatte o ad effetto, ma parole che compongono tratti di personalità, piccole conquiste personali, punti di vista, traguardi raggiunti e angoli di memoria che sono oggi, il mio scheletro di sostegno.
Nulla da insegnare, solo spunti da offrire. Non verità assolute, ma sostanziale autoironia e crescente consapevolezza di essere il risultato di tutto il mio vissuto e di ogni attimo che ogni giorno attraverso.
Un bagaglio di pragmatismo, inventiva e spiritualità, tre pietre angolari che mi sostengono complementandosi, alternandosi o contrastandosi, in un continuo gioco tra fulcro e leve.
La sartoria ha voluto accogliere la scrittura, che è la mia terza passione (la danza la lascio al primo posto, perché è la prima che ho conosciuto) e sono diventate amiche del cuore.
Ci abbiamo scherzato su e abbiamo organizzato un party con invitati speciali: il jeans nero, le rose e i papaveri, il rosso e il fuxia, le righe e le finestre… chi a ballare il twist, chi un tango, ma tutti a scambiarsi baci e dichiararsi amore eterno. Proprio come me, ballo, creo, scrivo e amo fino allo sfinimento.
Tre meravigliosi mazzi di rose alle mie fantastiche modelle CRI, ANTO e STEFI e alle ore di complicità e risate che abbiamo vissuto insieme! La bellezza è delle principianti, voi siete state anche e soprattutto adorabili.
Rose rosse a gambo lungo anche a Francesca Cucchiarelli che è limitativo chiamare fotografa. Con lei è facile “sentire” l’arte, l’armonia o il contrasto che convivono in una creazione, in un’immagine, come la luce e l’ombra, la pace e la rabbia, la leggerezza e il rock duro. Lei è un’artista di grande talento, non ha bisogno di parole, lei parla con l’obiettivo, in assoluto silenzio. Ha saputo entrare, ancora una volta, nelle trame di ogni capo per tramutare ogni piega in un’opera d’arte. Unica Francesca, il mondo ha bisogno di persone che “sentono nel profondo” e invece del chiasso, scelgono la bellezza.
Ultimo grazie a Teresa e alla sua esperienza sartoriale che ha saputo trasferirmi con generosità e pazienza. Le devo tanto, per questo ho cercato di restituirle il possibile negli anni, soprattutto soddisfazioni ed entusiasmo.
Ci sono storie raccontate sui libri, al cinema, a teatro, in strada, nelle canzoni, nella voce di un narratore. Questa è ricamata su stoffa. Buona lettura e buona vita a voi.