sabato 14 ottobre 2023

LE QUATTRO STAGIONI



Sono una sognatrice che negli anni ha imparato ad ascoltare e seguire il tempo e lo spazio in cui vive prima di rifugiarsi in una dimensione personale. Perché sognare restando completamente fuori dal contesto reale, crea sogni che difficilmente possono avverarsi. Invece ai sogni io ci credo e continuo a crederci, perché li concepisco piccoli, alla mia altezza e soprattutto proporzionati alla mia anima.
Questa collezione è nata adattandosi a tempi e spazi che stanno cambiando e ai quali ci stiamo in qualche maniera adattando. L’ho intitolata alle QUATTRO STAGIONI perché ormai la natura ci offre a sorpresa qualunque condizione atmosferica, anche nell’arco di una sola giornata, costringendoci a tenere nei nostri armadi ogni tipo di indumento, dalla T-shirt al maglione da montagna. Ma non è stato questo l’unico motivo.
Le quattro stagioni sono anche quelle che ogni donna vive dentro di sé quotidianamente, in balia degli innumerevoli impegni, delle corse e delle brevissime pause, degli improvvisi sbalzi di umore, dei coinvolgimenti nella vita di ogni persona con cui ha a che fare e delle ore che si accavallano senza pietà. Ma le stagioni passano anche davanti allo specchio che riflette la nostra immagine la mattina appena sveglie e la sera prima di crollare.
Un susseguirsi di momenti frenetici e vigorosi come il focolare in autunno, oppure gelidi, bui, ventosi e piatti come le notti invernali, che cedono poi il passo a giornate stracolme di energia e luce che ci ricaricano come in estate oppure a serate dolci, romantiche e nostalgiche che sanno di primavera. Perché noi donne sappiamo resistere e stringere i denti, ma anche stupirci facilmente, siamo capaci e pronte ad innamorarci cento volte e riusciamo a ridere di cuore, soprattutto di noi stesse.
Questa collezione è piena di colori, ma anche il nero cerca e trova il suo spazio. Non può esserci luce senza ombra, ne siamo ormai consapevoli. Ci sono righe che sembrano strisciate di colore non definite come i nostri pensieri, ci sono campi fiorati che tanto assomigliano ai nostri desideri, c’è qualche geometria per non dimenticare quel briciolo di razionalità che non guasta mai, ci sono fili luminosi che si intrecciano e giocano tra sete e lane per ricordarci di tornare bambine, ogni tanto. Allegri gli accessori, tutti pensati, costruiti e realizzati a mano, tutti diversi, come ognuna di noi.
Il momento dei ringraziamenti. Un grazie gigantesco a Teresa che mi affianca da sempre con pazienza e grande maestria. Sono suoi tutti i lavori eseguiti all’uncinetto, intrecci perfetti su cui ho poi ricamato e applicato a mano mille stravaganze.
Un grazie dolcissimo a Rita e a mia sorella Cristina che in una caldissima mattina di agosto hanno indossato i nostri abiti con allegria e naturalezza. Il loro splendido debutto come indossatrici ha arricchito di tanta femminilità questa collezione. Grazie ragazze, a voi il mio affetto e la mia gratitudine. Essere donna può risultare faticoso, ma è sempre un privilegio. Siete bellissime.
Un grazie personale e speciale voglio riservarlo a Francesca Cucchiarelli, che per la seconda volta mi ha offerto il suo obiettivo pieno di magia, di arte, di passione, di talento autentico. In poco più di due ore ha saputo fissare intorno ad ogni abito una cornice quasi surreale, attraverso giochi di luce e ombra che solo una professionista appassionata riesce a catturare. Abbiamo scelto insieme di ambientare il servizio nel Chiostro di Sant’Oliva per la sua essenzialità classica e la bellezza eterna della pietra. Colonne chiare e abbaglianti alla luce del sole che diventano nere e fredde sotto le arcate in ombra, capitelli incuranti del tempo che comunicano la loro storia senza parlare, come il silenzio di certi luoghi che sono ormai incisi nel nostro cuore. Sono fotografie che assomigliano ad affreschi, talentuosa fotografa.
Non può mancare un doveroso ma sincero ringraziamento a Mauro De Lillis, Sindaco di Cori, per mettere sempre a disposizione di tutti i beni di tutti, chiedendo in cambio solo il rispetto dei luoghi. Grazie infinite, far conoscere meravigliosi angoli di Cori attraverso le mie creazioni suscita in me grande emozione e orgoglio.
Termino questo racconto facendo un inchino a me stessa perché ce l’ho fatta anche questa volta. Gli intoppi, i ritardi, gli ostacoli, le incertezze e le fatiche seguono punto per punto le cuciture di ogni capo, insieme però a bellissimi momenti di entusiasmo, a piccoli colpi di genio e alla profonda passione per questo lavoro che mi divora, mi appartiene e mi salva.
Adesso, tocca a voi, sorvoleremo insieme ogni stagione.