lunedì 27 settembre 2021

DRESSAGE

COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2021
Il titolo che prende questa nuova collezione invernale è calzante, non tanto perché contiene curiosamente il termine inglese “DRESS” (= vestito, abito) quanto per il significato stesso del termine: DRESSAGE (dal francese: raddrizzamento /addestramento) è una disciplina equestre che vede cavallo e cavaliere eseguire movimenti prevalentemente geometrici su un campo dalle dimensioni ridotte. Prestabiliti, fissi ed obbligatori tutti i movimenti e i ritmi che si devono compiere in gara…
ma a questo punto la nostra storia cambia.
E’ stata lunghissima la trama di questa collezione e l’ordito ancor più complicato. Ha richiesto un continuo “raddrizzamento di tiro” durante il suo percorso, un continuo “addestramento” alla guerra della pandemia e un’esecuzione lenta e silente dentro quattro mura, in piena solitudine.
Mi sono allenata con tessuti e ricami per lunghi mesi, le mani hanno lavorato quando la mente era spenta e la mente ha ripreso a sognare quando le dita erano sfinite e sfiduciate.
Ho sussurrato a cavalli che mi hanno accompagnato al galoppo fino alla meta, ho giocato con la scatola di latta dei bottoni come facevo da bambina, ho ricordato i punti di ricamo imparati da mia nonna, ho assaporato il dono di avere finalmente il tempo di pensare, di sperimentare, di fare senza correre.
Il duello tra i toni scuri che dominano la collezione e gli sprazzi accesi dell’oro, del rame e del rubino, ritrae perfettamente il tracciato schizofrenico della mia anima tra immensa solitudine e desiderio di tornare sulla scena.
Mi ha ispirato una donna GUERRIERA, che non osa arrendersi, neanche davanti ad un nemico sconosciuto, perché conosce la potenza delle proprie armi.
Ho pensato ad una donna AMAZZONE, che percorre al galoppo qualunque territorio, anche il più arido e terribile, perché sa che prima o poi troverà la sua oasi: l’ho vestita di giacche scultoree e di gilet decorati di ricami come fossero armature e l’ho avvolta di cinture a ricordare le briglie resistenti.
Ho ritratto una donna NOMADE, dal fascino gitano, che sa muoversi, spostarsi, mimetizzarsi, cambiare pelle senza mai fermarsi, neanche davanti al baratro, perché confida nella buona sorte: l’ho vestita di cappotti avvolgenti e di abiti gipsy, pieni di onde e di ricami stravaganti
Infine l’ho adornata di fiori dai petali appuntiti a ricordare la luce buona delle stelle.
Ho deciso di riaprire il sipario in uno degli angoli più belli di Cori, il paese a cui devo quasi tutto quello che oggi sono, perché a Cori sono le mie radici. Immersa tra gli affreschi e la sfacciata eleganza della Chiesa di Sant’Oliva, ho trascorso la mia prima esperienza di shooting con Francesca Cucchiarelli, una giovane fotografa dal raro talento. Ci siamo conosciute per caso ma non per caso siamo entrate in sintonia. Percepiamo allo stesso modo, siamo due acquari. Abbiamo lavorato per ore senza stancarci, come se ci conoscessimo da anni. Magia dell’arte, della bellezza e della creatività che accomunano le persone senza spodestarle, lasciando ad ognuna i propri spazi e i propri movimenti. Davanti all’obiettivo di Francesca ho ricominciato improvvisamente a ballare, dopo mesi di blocco interiore, il primo e spero l’ultimo della mia vita. La danza mi appartiene ed è tornata a trovarmi. Grazie Francesca, per questo e per tutto il resto: il nostro è stato uno scambio di luce.
Ultimo ed immenso grazie va a Teresa, la mia compagna di atelier. Abbiamo lavorato separate per mesi, senza poterci incontrare di persona e farci compagnia in laboratorio. Ma ce l’abbiamo fatta, questa collezione ci ha stregato, non la dimenticheremo mai, per tanti motivi pieni di “punte”.
DRESSAGE è dedicata a Sofia, mia adorata nipote, al suo amore per i cavalli, ma non solo. Le dedico questa collezione perché mi è costata tanto sacrificio, tanta pazienza e tanto autocontrollo. Gliela dedico perché sogno di vederla sfrecciare un giorno a cavallo della vita, con la sua bellezza selvaggia, piena di coraggio, determinazione e crescente consapevolezza di sé e di ciò che la libertà significa davvero. Gliela dedico perché le sue radici siano sempre la sua corazza.
Grazie a tutte le persone che mi seguono, che mi aspettano, che mi credono. Perché la vita si rinnova solo in un mondo in cui la si condivide.