giovedì 31 luglio 2014

BUONE VACANZE o meglio, VACANZE BUONE!

La pioggia, che da mesi ci accompagna ormai da nord a sud, mi ha almeno avvicinato mentalmente alla preparazione della collezione autunnale. Tornata dal viaggio a Londra - città ispiratrice per eccellenza - ho iniziato a selezionare materiali e definire stile e linee. Lo sapete, non svelo mai nulla di più. Lasciatemi lavorare: la collezione è in principio solo un’idea, poi inizia a prendere forma, ma può addirittura concretizzarsi in qualcosa di completamente diverso da quello che era l’impulso originale. Creare è un’esperienza grandiosa, in continuo divenire. Staremo a vedere...
Colgo però l’occasione per condividere con voi due belle foto che ritraggono due amiche di avventura (e non solo) mentre indossano due abiti deliziosi, di recente realizzati insieme a Teresa.












Fiorenza, immortalata con suo marito Loreto, indossa uno dei capi più raffinati dell’ultima collezione (foto con oblò), in veste di madrina di battesimo! 

Rossella, immortalata con me durante una serata in occasione dell’ultimo raduno del RITS in Valbelluna, sfoggia un elegante abito in raso blu notte, realizzato su misura.
E’ vero però che anche sotto la pioggia, le vacanze sono sempre vacanze, siete d’accordo?
Credete davvero che sia vantaggioso farsi condizionare dal tempo e svegliarci col cattivo umore solo perché le previsioni sono disastrose?
Quest’anno faremo a meno di tuffi e tintarella, ma salvaguarderemo le rughe e sarà l’occasione per stendersi su un soffice divano e consumare pile di libri. La pioggia invita alle coccole e all’intimità, molto più del caldo torrido e dell’afa, provate a negarlo... E se avrete qualche brivido di troppo, una buona tisana vi rimetterà al mondo. 
Insomma, volevo solo tirarvi (mi) su e augurarvi (mi) delle vacanze all’insegna del relax. 
Non il solito “buone vacanze”, ma a tutte voi: VACANZE BUONE! 

martedì 29 luglio 2014

The Glamour of Italian Fashion

Stavo viaggiando in treno quando ho letto questo titolo sulla pagina di una rivista italiana: Gorgeous Made in Italy. Sottotitolo: Dalla A di Armani alla V di Versace, 100 abiti e accessori raccontano come le nostre griffe sono diventate un “must have” nei guardaroba delle star.
I miei occhi hanno iniziato a roteare impazziti, cercando un indizio, un luogo, una data...
Victoria & Albert Museum di Londra - dal 5 aprile al 27 luglio 2014. 

E’ risaputo, a volte il destino gioca in nostro favore: a luglio avevo già programmato un week end nella bellissima capitale inglese e l’occasione sarebbe stata perfetta!
Per presentare la mostra in una sola parola, l’autrice dell’articolo aveva scelto un termine molto utilizzato dagli americani, “gorgeous” (bellissimo, eccellente, fastoso, splendido, sgargiante, sfarzoso, magnifico). Nulla di più appropriato, davvero!
Con uno sponsor d’eccezione (BVLGARI), uno dei musei d’arte più belli ed importati del mondo ha ospitato il gotha del Made in Italy, esponendo decine di abiti, calzature ed accessori PRODOTTI INTERAMENTE IN ITALIA dagli anni ’20 a oggi, molti dei quali appartenuti a personaggi famosi e divi hollywoodiani. 
Insieme a Stefania, amica che ha voluto condividere con me questa fantastica esperienza, siamo state immediatamente rapite dall’atmosfera, dalla meraviglia sprigionata da ogni piega, ricamo, sfumatura... Molti abiti sono accompagnati da fotografie e video dell’epoca. Ogni pezzo racconta una storia, una donna, un amore, un mito. Abiti da sera completamente ricoperti di cristalli o di minuziosi ricami eseguiti a mano, pelli e pellicce magistralmente lavorate, tagli che rasentano la perfezione, sete dipinte a mano, borse, scarpe, cappelli, gioielli!! 
Le Sorelle Fontana, Pucci, Valentino, Missoni, Gucci, Prada, Capucci, Armani, Versace, Ferré, D&G, Moschino, Ferragamo e altri ancora, c’erano tutti, proprio tutti! Un tripudio di splendore, preziosità, innovazione, eccellenza. Le stesse qualità con le quali l’artigianato italiano ha tolto in pochi anni il primato a Parigi e ancora oggi ha il privilegio di custodire un marchio inimitabile per qualità ed unicità: il nostro Made in Italy.
Che siano bandite le false imitazioni, l’abilità e l’esperienza dei nostri artigiani deve essere difesa e soprattutto tramandata alle future generazioni, affinché mantengano vivo questo primato.

Il vero privilegio per me è stato camminare nelle sale del museo londinese ad un palmo dal pavimento e, nel profondo del cuore, urlare al mondo che non solo ero italiana anch’io, ma un’italiana artigiana!!