giovedì 30 giugno 2011

Cherchez la femme...


Ogniqualvolta mi capita di passeggiare per le strade di Parigi, mi ritrovo immediatamente ad assaporare ciò che definirei il “bon ton” femminile.

La multietnicità che oggi caratterizza molte delle nostre città occidentali, a Parigi è tangibile all'istante. Basta guardarsi intorno, uomini, donne e bambini di ogni razza e costume. Per strada, in metro, nei ristoranti, nei grandi magazzini, negli uffici, dietro e davanti alle casse, ovunque. Non si tratta solo dell'enorme massa di turisti che ogni giorno arriva nella ville lumière, no. Quella molteplicità di razze abita, lavora, studia, insomma vive a Parigi, in centro o in periferia.
Eppure, nel via-vai costante di gente, la DONNA PARIGINA si distingue, come una corolla rosa-tenue, in mezzo ad un prato vastissimo di fiori di campo intrecciati l'un l'altro.




Nel suo peregrinare quotidiano, durante la bella stagione, la femme parisienne ama indossare abiti pratici e poco vistosi anche nei colori, mai volgari. Al bando scollature e gonne troppo corte, mai si fa sorprendere senza un leggero spolverino o una mini-giacca sancrata. Anche per le calzature, preferisce comode ballerine (piattine, parerine, ognuno le chiami come vuole) oppure scarpe con un tacco medio, raramente aperte sulle dita. La si ammira spesso con un paio di “chanel” bi-colore o con un classico paio di decolté tacco 6, accompagnate da borse capienti ma poco vistose. Il libro, il giornale, il pc e l'obrellino (mai lasciarlo a casa!) sono spesso infilati in una seconda borsa “di servizio”, spesso prodotto di design.


Poco trucco, un velo di cipria, un po' di rimmel, un tocco di rossetto color pastello. La pelle è chiara, raramente annerita da solarium “selvaggio”. Anche il loro modo di acconciare i capelli è coerente con il loro aspetto “essenziale”. Poche sono le chiome ossigenate o tinte di mogano, molto diffusi invece i tagli corti o a caschetto, ma la donna parigina con i capelli lunghi ama raccoglierli in uno chignon svelto e leggermente spettinato, che le conferisce un indiscutibile tocco di sensualità...
Gioielli e accessori? Minuti ed essenziali anche quelli. Perle e piccoli diamanti sono un must.



Diversa senza dubbio la donna mediterranea, nei toni e nelle tonalità. A sud di Parigi, il caldo aumenta e i colori si rafforzano. Righe, fiori, abbronzature, gambe e decolté in libertà, accessori sgargianti, ritmi più solari e chiassosi, la femminilità diventa (spesso in maniera troppo scontata) passione conturbante...
Siete state a Parigi? Che ne pensate?

lunedì 6 giugno 2011

Coco, ti adoro...


Coco Chanel, attraverso la moda, creò il nuovo modello femminile del '900: una donna dinamica, che lavorava e che non poteva più essere schiava di un abbigliamento costrittivo come quello dettato dalla Belle Epoque.
Chanel diede a quella nuova donna il vestito appropriato. Il famoso tubino nero (la petite robe noire), sembra proprio ispirato alla divisa delle commesse. La stilista sosteneva che «la vera eleganza non può prescindere dalla piena possibilità del libero movimento».
Introducendo nella sartoria materiali umili ed ispirandosi a figure legate alla vita lavorativa, Chanel veniva considerata la regina del “genere povero”, della “povertà di lusso" molto moderna e snob. Coco liberò le donne da corsetti e impalcature per cappelli, inventando abiti comodi, semplici nelle linee e nei toni, portò la lunghezza delle gonne sotto il ginocchio e abbassò il punto vita, promosse l’utilizzo del jersey e dello stile alla marinara, e per finire introdusse l’utilizzo dei pantaloni femminili.
Chanel creò la donna del XX secolo, una donna che afferma la propria femminilità non per contrasto, ma bensì per paradosso, attraverso la rivisitazione di abiti maschili. Per fatalità, lanciò la moda del capello corto. Essendosi accidentalmente bruciata i capelli su un fornello, tagliò anche il resto e presto le giovani donne alla moda imitarono il suo taglio. Pur non riconoscendosi una femminista, la sua rivoluzione dell’abito femminile coincise con l’esplosione del movimento femminista.
Chanel si dedicò anche alla realizzazione di gioielli di bigiotteria (esistevano solo gioielli veri fino a quel momento!) In abbinamento ai suoi capi, creò gioielli in cristallo, pietre finte, collane di perle false e catenelle dorate.
Fu anche la prima a creare un profumo con il marchio di una casa di moda... in un'epoca in cui iniziavano a farsi timidamente largo i profumi di sintesi, Chanel N.5 venne realizzato artificialmente, con molecole sintetiche. Nasceva così un nuovo ideale di profumo che odora di donna, «perché una donna deve odorare di donna e non di rosa».

Coco Chanel (1883 - 1971). Il genio custodito in una piccola creatura, la genialità femminile dedicata al progresso del mondo. Una donna mito.

Vi consiglio la visione di "Coco avant Chanel", film da non perdere, gustare, assaporare...