venerdì 3 dicembre 2010

La collezione in mostra a Torino, sotto i primi fiocchi di neve...



Prego, accomodatevi... questa è la stanza della mia casa di Torino dove solitamente realizzo le mie creazioni e che qualche giorno fa, si è trasformata in una piccola deliziosa boutique d'altri tempi...
Lasciatemi ringraziare amici e visitatori (in ordine di apparizione):
Lucia e mamma Maria, Ivanda, Antonella e Monica, Franca, Laura, Mara e Gualtiero, Rosi e Germano (i quattro amici temerari arrivati puntuali da Cavour nonostante la neve!),
Federica che, allontanandosi per un'ora da libri e matite e dall'ansia pre-esame-di-stato, è venuta con mamma Maria Rosa e la loro amica Grazia , Cesare, Cinzia e Roberto, Liliana, Vanda e Michela, Federico (ormai immancabile fotografo ufficiale degli eventi, giunto in treno da Alessandria), Francesca, Silvia e Antonio. Grazie a tutti, è stato bello davvero.

Un pensiero lo dedico anche a Teresa, mia compagna d'avventura, mia maestra e preziosa amica, con la quale divido sia la passione che la mole di lavoro affrontato durante l'anno. Teresa è la sarta di professione dalla quale ho imparato molto e grazie alla quale sto realizzando tutto questo. Persona fiduciosa, instancabile artigiana, ha realizzato personalmente tutti i capi di maglieria, con lo stesso entusiasmo che condividiamo ogni giorno per la sartoria. Un grazie a tutti voi anche da parte sua , di cuore.

Non ultima, la collaborazione di Andrea, “zio baffo” per la famiglia, nonché mio amato compagno di vita. La sua presenza silenziosa e discreta, ma costantemente attiva, il suo sostegno morale e pratico, la sua pazienza e disponibilità, la simpatica accoglienza riservata agli ospiti, il suo essere speciale. Grazie tesoro. 


sabato 20 novembre 2010

Anteprima Collezione Invernale 2010/11



Grazie alle mie splendide amiche Chiara, Federica e Francesca dello Studiogriffa di Torino.

Autoritratto di artista

Personalità eclettica e creativa, da qualche anno Paola trascorre parte delle sue giornate in una stanza piena di sete, nastri, merletti, gomitoli di lana, schizzi a matita, riviste di moda, accanto ad un amico manichino e sotto nuvole cariche di idee.
Le tende della finestra del suo piccolo atélier, sono all'occorrenza un valido scudo dalla strada e dal mondo esterno, ma quando ha bisogno di ispirazione, queste si aprono generose, su un bosco fittissimo di alberi, foglie e qualche scoiattolo dispettoso ...
La natura è la sua vera ispiratrice, con le sue trasformazioni, le sue sorprese, i suoi colori, la perfezione di cui è eterna immagine.
Il destino che l'ha portata a trasferirsi a Torino, ha dato a Paola l'opportunità di percepire neglia anni le differenze del paesaggio, dell'ambiente, delle persone e del clima, rispetto a quelli vissuti durante la giovinezza nel suo amato paese di origine. Accanto ai sacrifici e agli adattamenti, spesso il destino porta con sé altre opportunità, aiutando a guardare oltre i soliti orizzonti.
Gli orizzonti di Paola possono ritrovarsi facilmente nella natura delle sue creazioni. Il cielo terso e azzurro che fa da sfondo alle Alpi innevate è lo stesso che accarezza il Monte Circeo e le onde spumose nelle giornate limpide e assolate d'estate. Il grigio della città e della nebbia che copre tutto, anche i pensieri, è fratello delle giornate piovose a Cori, quelle che costringono a rintanarsi in casa davanti al camino. Il colore di quel lontano focolare ricorda il tappeto di foglie gialle dei giardini torinesi in autunno, sotto centinaia di ippocastani nudi. Il profumo mattutino della campagna corese, affacciata sulla pianura pontina quando l'aria è ancora pulita è altrettanto inebriante del profumo di un buon barolo che volteggia in un bicchiere cristallino.
Paola ama i colori e le sensazioni che una seta può dare allo sguardo e al tatto, utilizza le proprie mani accordandole con le note del cuore, Paola ricerca l'equilibrio delle forme e scopre che non può esserci armonia in ciò che si fa se non si prova gioia nel realizzarlo, sfida le contraddizioni nell'accoppiare materiali tra loro incompatibili, tonalità contrastanti, inventa trasformazioni, perché ogni cosa, alla fine, può essere interpretata e vissuta in piena libertà, nessuno può limitare il proprio modo di essere e di osservare il mondo. Le creazioni di Paola appartengono ai sensi, riescono ad attraversare lo sguardo di chi sa sognare, si lasciano accarezzare soltanto da dita esperte, emanano profumi inebrianti, risuonano di melodie romantiche e hanno sempre - basta provarle una volta - il sapore sorprendente di un frutto maturo, appena raccolto dall'albero.

Un bacio al mio fotografo

Un affettuoso Smack al mio amico fotografo Federico