giovedì 28 novembre 2019

COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2019-20

Compagno di pensieri, memorie ed evasioni. Non leggero che rinfresca ed appaga. Ma padrone che avvolge impetuoso, che disturba e sibila, quello che ci fa chiudere gli occhi graffiati di polvere.
IL VENTO nemico apparente, arriva spesso non annunciato, a scompigliare capelli e programmi, a muovere l'immobilità ed i colori scontati, dando un suono al silenzio e un senso al tempo che torna e scappa con lui.

Il vento è invisibile ma ha la forma della danza dei prati, della cresta delle onde sugli scogli, del fumo dai comignoli che cambia direzione, del volo solitario di un berretto, dei bordi strappati di un foglio bianco che ha perduto l'inizio o la fine del suo racconto...
Al vento ci opponiamo testardi e imbronciati, perché non amiamo i cambiamenti improvvisi.
Il vento mescola l'ordine stabilito, sposta, trascina, scaccia e schiaccia, rianima e solleva, regala e ruba, gira e rovescia.
Il vento crea, dissemina e ricompone. Il vento sa azzerare e livellare, sa rimettere tutto in discussione.

Il vento ha soffiato un giorno all'improvviso su questa collezione quando era ancora in uno stato embrionale. E non ha solo iniziato ad ispirarla prepotentemente, ma ha voluto abitarci dentro, rendendola a suo modo surreale. Si è insinuato nei materiali trasparenti, tra le loro sfumature plumbee ed opache, dove scaglie di bagliori accecano vive e scioccanti sotto forma di foglioline (centinaia!) che sono state tagliate, rifinite ed applicate con quella pura follia che solo gli artisti conoscono di persona. Le dita hanno seguito l'impeto delle folate e della passione, utilizzando aghi e candele per modellare e plasmare. Il vento si appoggia sui tulle, si gonfia sotto le gonne, scompiglia fronde e rami in lana e seta intrecciati a mano sulle giacche, tra le pieghe di camicie impalpabili, su stole e cappelli "scultura".

Quella che ne scaturisce è una dama misteriosa, un po' Emma e un po' Lolita, romantica e seducente, in equilibrio tra austerità e trasgressione, mentre interpreta un monologo sui gradini di una scala grigia e fredda di marmo, ma si prepara ad improvvisare un burlesque, celandosi all'ombra di mille scintille. Fino a distinguersi in mezzo al caos.

Lasciatemi rinnovare il mio ringraziamento a Lucia con la quale ho condiviso una giornata di shooting tra disperazione e magia, conclusasi con una doppia comune consapevolezza.
Prima: non c’è vita che valga la pena di essere vissuta senza amicizia.
Seconda: non può esserci magia prima del buio totale.
Grazie Gegé!
Ultime e sentite parole invece le dedico a Teresa, che continua a seguire le mie follie, i miei volteggi ventosi, la creatività che mi invade notte e giorno, spesso incontenibile. Teresa è il mio angelo, il mio terreno, il mio faro. Lei ascolta, registra, valuta, ma soprattutto accoglie ed esegue. Instancabile nell’incoraggiarmi a non perdere la fiducia (e la fede). Instancabile anche nel nascondere le proprie paure e difficoltà, perché sommate alle mie, sarebbero troppe. Il nostro è un lavoro durissimo e pieno di rischi, in un mondo livellato nei gusti e nelle mode, ma diventa stupendo perché lo facciamo insieme, perché ci compensiamo e ci vogliamo tanto bene. E le nostre collezioni ci rispecchiano totalmente, nessuno potrebbe imitarle, perché ci appartengono. E questo ogni volta ci basta per crederci. Grazie Te!
Adesso tocca a voi. Vi aspettiamo.
Come ogni anno, parte del ricavato sarà devoluto in beneficienza. Questa volta abbiamo scelto la AISM – Associazione Italiana per la Sclerosi Multipla.